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al testo proposto da Luc Laudja
Per Tess
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Per Tess Giù nello Stretto le onde schiumano, come dicono qui. Il mare è mosso e meno male che non sono uscito. Sono contento d'aver pescato tutto il giorno a Morse Creek, trascinando avanti e indietro un Daredvil rosso. Non ho preso niente. Neanche un morso. Ma mi sta bene così. È stato bello! Avevo con me il temperino di tuo padre e sono stato seguito per un po' da una cagnetta che i padroni chiamavano Dixie. A volte mi sentivo così felice che dovevo smettere di pescare. A un certo punto mi sono sdraiato sulla sponda e ho chiuso gli occhi per ascoltare il rumore che faceva l'acqua e il vento fischiava sulla cima degli alberi, lo stesso vento che soffia giù nello Stretto, eppure è diverso. Per un po' mi son concesso il lusso di immaginare che ero morto e mi stava bene anche quello, almeno per un paio di minuti, finché non me ne sono reso conto: Morto. Mentre me ne stavo lì sdraiato a occhi chiusi, dopo essermi immaginato come sarebbe stato se non avessi davvero potuto più rialzarmi, ho pensato a te. Ho aperto gli occhi e mi sono alzato subito e son ritornato a essere contento. È che te ne sono grato, capisci. E te lo volevo di
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